martedì 17 aprile 2007

Bisogna vergognarsi di scrivere "Bagnasco Vergogna"?




Sono recentissime le polemiche su monsignor Bagnasco (attuale presidente della Cei) a causa delle sue affermazioni giudicate da molti omofobe e offensive.
Ricordiamo le sue affermazioni:
"Dico, un'aberrazione come l'incesto e la pedofilia"

Ora a prescindere dalla tristezza dell'affermazione, a questa si sono susseguite le prevedibili polemiche e il solito tiraemolla politico dove ci si barcamena fra non scontentare troppo le gerarchie ecclesiali e dall'altro lato i propri elettori.
Ma il nocciolo della questione è:
Perchè scrivere Bagnasco Vergogna è inaccettabile?
In questi giorni nelle principali città italiane sono comparse scritte simili a quelal in foto, e il vespaio di polemiche si è subito spostato sulle scritte in se e su fantomatici tentativi di assassinio del sudetto mons. Bagnasco. Ora sinceramente in anni abbiamo letto di peggio, di molto peggio sui muri eppure vi sono state solo poche timide prese di posizione, la mano che ha tracciato la scritta (che peraltro condivido) ha commesso si un reato (vandalismo mi pare), ma ha espresso un suo parere, un parere fuori dal coro leccaculistico di quasi tutta la politica.
Questa mano ha avuto coraggio, il coraggio della gente, il coraggio di chi è stufo di non essere rappresentato, il coraggio dell'essere senza paure elettorali.
Bagnasco è una persona, prima di essere un monsignore, una persona che agisce da politico, e come politico si prende anche le offese, gli insulti e i plausi della gente, se leggiamo su un muro "Prodi Vergogna" come prima leggevamo "Berluska a casa" o "Berluska ladro" non pensiamo che vogliano uccidere prodi o berlsuc*ni....
Un po di pensiero critico a volte non guasterebbe...

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1 commento:

Anonimo ha detto...

concordo...bagnasco vergogna!